• La Hit del Lafcadio




La Hit settimanale  del Lafcadio Incaricato
per la Tortura dei Poeti

Hit
Reo
Genus
Ordo
Procedendi
Grado
di dolore
Flavio Ermini
Medium
4
3-4
Paolo Ruffilli
Moderatum
4
4
M.L.Spaziani
Subtile-Medium
4
4
Maurizio Cucchi
Medium
4
2
Milli Graffi
Gracile
4
1




Non so quanti di voi ricordino, o abbiano letto, la partizione musicale di Roland Barthes. I due modi di fare musica…Ma non è importante. Anche se non l’avete letto non fa niente. L’importante è che si capisca che i poeti non sono cantanti e nemmeno musicisti, e, grazie a Dio, vanno prima torturati e, poi, come propaganda l’Accademia(virtuale) dell’Assassinio dei Poeti come una delle Belle Arti, soppressi.
La settimana appena chiusa è stata veramente intensa e faticosissima per il Lafcadio Incaricato.
Spesso non si capacitava di come si fosse arrivato a scrivere che “la storia che Ermini narra proietta continuamente l’assenza, l’inafferrabilità, l’orezzo di storie fantastiche”[V.S.Gaudio, La Poesia-Shih Ho.La poesia del morso che spezza e dell’acqua sui piccoli sentieri, “Zeta” n.67/68, Campanotto editore, luglio 2003].
Ogni volta che aveva davanti Paolo Ruffilli gli veniva da pensare a Ennio Cavalli, tanto che l’estenuante Ordo Procedendi ha subito continui ed evidenti scoordinamenti.
In ascesa Milli Graffi, questa poetessa del verso ectomorfo, che non riesce a superare il 1° grado di dolore: il Lafcadio ne ha sempre ragione con un Ordo Procedendi 4(che è elevato e duro) in pochissimo tempo.
Il 4/4 di Maria Luisa Spaziani, di converso, è speculare a quanto ne riferiva, mi sembra per il Centro e il Premio Montale, Sebastiano Vassalli nell’Arkadia, tanto che, è questo che ricordo, anche Stefano Lanuzza si sentì obbligato a riportarne passi e tracce nel suo “Sparviero”. Comunque, di tutte le meraviglie della natura, un poeta alla Fiera del Libro pare che sia superiore addirittura al Calendario Azteco e ai suoi cicli e determinismi apocalittici.


· Flavio Ermini
di gioia
lei cinga
le brame
d’amore
i baci
la pelle 

di tante
lusinghe
         le bende
         crinali

[da: Flavio Ermini, Thaide, edizioni El Bagatt, collana Testo & Contesto curata da Sebastiano Vassalli, Bergamo 1983]

· Maria Luisa Spaziani
BIANCO SU BIANCO

Il miele notturno che plana dalle ali del Pincio
fruga scompiglia le mie remote nebulose,
agita defunte bandiere, impollina contro speranza
le immagini-idee che hanno per stemma il tuo nome.

E tu, mia disturbata sinfonia, affresco che la lebbra corrode,
béviti quest’orgia silenziosa, affronta la confessione.
Sei stato vivo, sei stato vero, hai respirato un giorno?
Potevano morderti i cani, hai bevuto a sorgenti terrene?

Tutto è bianco su bianco, fantasma, leggenda o follia,
fata morgana, Amleto, delirio di febbre ventenne.
Non fa ombra il tuo corpo più del vento di maggio,
e lasci sul cuore orme più leggere della faina.

[da: “Le proporzioni poetiche, 2”, La scrittura del lirico, a cura di Mimmo Cara, Laboratorio delle Arti, Milano 1976]


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